“Anche chi si dichiara apertamente fascista e razzista potrà continuare a vedersi concedere spazi pubblici. Accade a Grosseto, in Toscana, in una terra dove è stata sempre alta la bandiera antifascista e che invece oggi viene insultata da una maggioranza di centrodestra che ha respinto una mozione sui valori dell’antifascismo e della convivenza civile”.
Così il vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini promotore della Lista “Insieme”, candidato nel collegio uninominale del Senato di Arezzo e Siena per il centrosinistra, ha detto commentato la notizia del no alla mozione presentata a Grosseto dal Pd e dalla Lista Mascagni sui “valori dell’antifascismo e della convivenza civile, di condanna di ogni forma di discriminazione razziale, etnica, omofobia o transfobica”.
“Gli italiani si sono liberati del fascismo oltre 70 anni fa ma oggi, vedi il tiro al bersaglio di Macerata, continuano gli atti squadristi camuffati. Sono tutti episodi da non sottovalutare, è un errore non reagire mettendo in guardia dal pericolo che corre la libertà, è un errore ancor più grave non ascoltare le lezioni della storia. E’ necessario un muro di democrazia contro chi attacca la libertà”.
Per Nencini quanto accaduto ieri in consiglio comunale a Grosseto, dove un consigliere di Casapound, al termine del suo intervento, aveva anche strappato i fogli della mozione, “è l’ennesimo schiaffo a quanti hanno combattuto per un Paese libero e democratico”- conclude.