Diritto all’abitare come priorità politica. Raccolta firme del Psi, la casa è dignità

di Delfino Massimo Parlato, Segretario metropolitano PSI Milano

Mario Sirio Levati, Segreteria PSI Milano

Negli ultimi anni i socialisti stanno affrontando il tema della casa e dell’abitare in tutte le sue sfaccettature, sia nella città di Milano che in tutto il territorio lombardo: con incontri, approfondimenti e dibattiti hanno delineato un quadro riscontrabile anche in tante altre regioni del Paese. Partendo dalla gestione e dallo stato di degrado delle case popolari milanesi, dai criteri di assegnazione, dagli sfratti e dal fenomeno dell’abusivismo, sono state rilevate tematiche scomode evidenziando una tendenza che compromette l’integrità urbanistica e la tenuta sociale delle città e la sostenibilità economica per le famiglie. Per questo la Federazione Metropolitana Psi Milano ha intrapreso una serie di iniziative e confronti finalizzati a studiare sempre meglio i fenomeni che ruotano attorno alle problematiche abitative del nostro tempo. In Italia esiste un enorme patrimonio immobiliare abbandonato, interi palazzi e case vuote senza padroni né inquilini. Questi stabili compongono quasi il 30% delle costruzioni totali pubbliche e private assieme. I milleduecento comuni lombardi possiedono una parte considerevole di questo patrimonio e danno le proprie case popolari in gestione a una società amministrata da Regione Lombardia: la Regione paga un canone ai comuni per ogni casa. Ciò avviene anche se le case non sono assegnate. Aler gestisce in Lombardia oltre 85.000 appartamenti ma ne tiene circa 17.500 vuoti. Purtroppo anche i molti Comuni che gestiscono in proprio il patrimonio offrono numeri analoghi in percentuale: si è stimato che circa 2.000 appartamenti gestiti dal Comune di Milano siano abbandonati. Ciò che succede negli appartamenti abbandonati non lascia spazio a molte alternative: spesso vengono occupati abusivamente. Noi socialisti, con spirito critico e voglia di fare chiarezza, abbiamo analizzato questo fenomeno e rilevato dei paradossi che evidenziano lacune e inefficienze amministrative molto gravi. Non possiamo girarci dall’altra parte senza oltrepassare il muro della prima impressione e della propaganda. Gli abusivi sono persone. Abbiamo scoperto che chiunque non sia titolare dell’assegnazione viene considerato abusivo, inclusi parenti e affini conviventi. Va messo a conoscenza di tutti che quando qualcuno viene sfrattato vengono anche distrutti infissi e sanitari per impedire avvengano nuove occupazioni, cioè vengono danneggiati beni integri per finalità dubbie. Il paradosso di Milano è che crescono i valori immobiliari nonostante il surplus di abitazioni, aumentano i mutui fino all’insostenibilità e si continua a costruire, anzi: a Milano si deve affrontare la piaga dell’abusivismo edilizio, con funzionari pubblici che pare abbiano il potere di travalicare regolamenti edilizi e leggi, costruttori senza scrupoli che scaricano oneri e multe sugli acquirenti. Lo scandalo delle case popolari abbandonate invece non è solo vincolato alla pigrizia amministrativa, si dice anche legato ai costi delle ristrutturazioni. Secondo i calcoli del Politecnico servono tra i 18.000 e i 34.000 euro per dare agibilità a ciascuno degli appartamenti sfitti del Comune di Milano. Secondo la propaganda invece conviene abbattere i palazzi o cederli ai privati. Sta di fatto che una famiglia non può trovare casa e vivere a Milano nemmeno con 3.000 euro mensili di reddito. I socialisti a Milano hanno quindi assunto una vera campagna politica sul tema della casa, da oltre tre anni i Segretari metropolitani Mauro Broi prima e Delfino Massimo Parlato poi, hanno organizzato eventi e convegni per delineare un quadro veritiero e trovare soluzioni attuabili; sono intervenuti presso le istituzioni per frenare il degrado amministrativo della città, si sono impegnati a informare dirigenti e attivisti del Partito, e infine, dopo l’ultimo convegno dello scorso febbraio, a cui hanno partecipato i massimi responsabili del Sindacato confederale milanese, i responsabili delle Cooperative che operano a livello regionale, l’Assessore alla Casa del Comune di Milano e il Segretario nazionale Enzo Maraio, è stato redatto un importante documento programmatico che indica la strada per superare il clima di conformismo e inedia che paralizza il presente della politica italiana in materia. Dal convegno milanese sono emerse varie proposte, tra cui tassi agevolati imposti per legge per l’acquisto della prima casa per le fasce sociali più deboli e giovani coppie, l’eliminazione della Tari dalle seconde case non abitate e affitti calmierati al 30 % del salario con credito d’imposta a compensazione per la proprietà. Proprio nell’ottica di ripristinare il diritto all’abitare come priorità politica, affinché ogni cittadino possa vivere con dignità dove desidera, dal Segretario Massimo Parlato è partita l’iniziativa di creare e diffondere una raccolta firme a livello nazionale sulla piattaforma Change.org. Questa è una petizione fondamentale per chiedere l’approvazione di un disegno di legge che preveda tassi calmierati per mutui per l’acquisto della prima casa, per il recupero degli alloggi pubblici inagibili, e soprattutto l’estensione della Legge 167 ai Comuni sotto i 50.000 abitanti per migliorare l’accesso all’edilizia residenziale convenzionata. I socialisti hanno la consapevolezza che la solidarietà sociale è fondamentale per un Paese più unito. Per questo è importantissimo sostenere queste proposte firmando

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