“Che il vento soffiasse a favore di Lega e M5S lo avevamo capito, quello che non abbiamo capito era la potenza di quel vento”. Così Riccardo Nencini ha concluso i lavori degli stati generali del socialismo riformista italiano che si sono tenuti a Bologna in occasione del primo di due appuntamenti, che coinvolge l’area centro nord del Psi. Il secondo appuntamento è previsto a Napoli per il 14 aprile.
Nel corso dell’assemblea dei socialisti si è tracciato il cammino politico per il futuro: commentando l’ipotesi di una possibile alleanza di governo con i 5S, Nencini ha ribadito di escludere l’opzione di ” un governo a trazione grillina, perché i 5Stelle hanno un tasso di anti parlamentarismo esagerato e perché hanno valori diversi dai nostri”.
Il segretario del Psi sottolinea che “bisogna stare all’opposizione per lavorare alla nascita di un soggetto dentro la sinistra riformista”. Un progetto, analizza Nencini, che potrà vedere la luce solo se c’è una vera ” disponibilità a cedere parte della propria sovranità lavorando ad un disegno nuovo e comune”. Secondo Nencini “va cambiato il canone di lettura dei bisogni perché la nostra comunità si salva solo se c’è condivisione di una visione comune e se ognuno deve fa sua parte”.
Tornando al risultato elettorale del 4 marzo Nencini ha sottolineato che “i temi della sicurezza e dei migranti sono stati centrali nel definire l’agenda della campagna e noi lo avevamo capito da anni. Si tratta di problemi reali e non dovremmo fare finta di credere che il voto grillino e leghista sia semplicemente populista. Il risultato delle urne ci dice che noi della sinistra non abbiamo letto bene una serie di condizioni che nella società erano già maturate”.
Di fronte a questo scenario, e alla realtà di un PD che ” ha esaurito la sua funzione”, Nencini ha detto che la comunità socialista “sarà in grado di conservare autonomia solo e parte un disegno politico che coinvolga tutta la sinistra riformista italiana: una concentrazione repubblicana che si prepari alle elezioni europee 2019 in cui la sinistra riformista possa confluire.”- ha concluso