Bene la tripla B+ ma l’unica tripla A l’ha meritata il governo Craxi

di Nautilus

Le agenzie di rating non sono infallibili (e non sempre adamantine) ma alla lunga hanno dimostrato di essere affidabili e il più recente giudizio sulla politica di bilancio del governo Meloni è stata lusinghiera: Standard and Poor’s ha alzato leggermente il suo “voto” e di questi tempi non è poco. Il governo di centrodestra, lo sappiamo, finora si è segnalato per la sua politica conservatrice e in alcuni casi per qualche scelta reazionaria (in tema di sicurezza), ma le politiche di bilancio sono state moderate, attente ad evitare sfondamenti che avrebbero provocato bocche molto storte a Bruxelles ma soprattutto reazioni pericolose dei mercati. Proprio per questo motivo le opposizioni parlamentari (quasi tutte) hanno perso l’occasione per commenti oculati: hanno ripetuto che non è il giudizio di un’Agenzia di rating che conta, perché non sono queste le questioni che toccano la vita di tutti i giorni. Una carenza di cultura politica che si commenta da sola e si spera che sia passeggera. Mentre invece è durata a lungo – e ancora dura almeno in parte – il poderoso falso politico-giornalistico che attribuisce al governo Craxi la responsabilità per il boom del debito pubblico in Italia. È un falso storico costruito più o meno casualmente in anni recenti, perché i contemporanei più autorevoli diedero un giudizio diverso. Nelle sue Considerazioni finali del 1987 il Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi espresse una valutazione lusinghiera sulla politica economica e di bilancio del governo Craxi e lo stesso giudizio venne dal direttore di “Repubblica” Eugenio Scalfari. Ovviamente si trattava di giudizi ponderati e la prova definitiva venne allora – e vale la pena ricordarlo oggi – proprio da Standard and Poor’s che assegnò all’Italia la tripla A. Per la prima volta. Fu anche l’ultima. La vera storia del governo Craxi, per tanti anni oscurata da una controstoria falsa, è persino più lusinghiera di come riescano a ricordarla tanti socialisti. I danni indotti da tutte quelle bugie sono tanti. Incommensurabili.

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