“La richiesta di spiegazioni dell’assessore alla sanità è apprezzabile ma non certamente sufficiente”. Lo ha detto la Portavoce del Psi, Maria Cristina Pisani, in merito alla vicenda di una donna che ha denunciato l’odissea subita in Basilicata nel sottoporsi a una interruzione volontaria di gravidanza. “La Regione Lazio per poter garantire la libertà di scelta delle donne – ha ricordato Pisani – bandi’ al San Camillo un concorso riservato unicamente a ginecologi non obiettori di coscienza per il rispetto della legge 194. Nella nostra regione questa stessa legge è ogni giorno calpestata”- ha aggiunto. “In Basilicata ben 9 ginecologi su 10 fa obiezione di coscienza. Una assurdità che calpesta la libertà e la salute delle donne che si ritrovano davanti ad una scelta non certo facile. Le donne devono avere il controllo della loro salute. Si tratta di uguaglianza e di diritto di decidere, che è un diritto fondamentale, di liberà e autodeterminazione”- ha proseguito. “Principi ovvi, previsti da una legge che ancora oggi risulta completamente inapplicata”- ha concluso.
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“La sfida regionale in Liguria assume una valenza politica non solo per una regione cardine