“Il Ministro della Salute Speranza ha inserito il CBD, molecola della Cannabis che a differenza del THC non è psicoattivo, all’interno della tabella dei medicinali del Testo Unico delle sostanze stupefacenti. Questa decisione crea ancora più incertezza nel fiorente mercato della Canapa Light, già soggetto a dei vuoti normativi, disincentivando imprenditori e consumatori, già in parte danneggiato dalle politiche proibizioniste di Salvini”. Così in una nota il responsabile nazionale legalizzazione e antiproibizionismo del Psi, Simone Fanfarillo, che aggiunge: “Chiediamo che lo stesso Ministro Speranza faccia chiarezza sulla percentuale di CBD minima utile a classificare un determinato prodotto come farmaco – ha proseguito – per permettere ai lavoratori di continuare ad investire sulla produzione di olio al CBD, azione oggi compromessa da questa decisione”

Referendum. Maraio: “Incontro con Landini proficuo. Psi in campo per 5 sì”
“Abbiamo incontrato il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ed avviato una proficua collaborazione in