La bussola socialista del nord

 

di Rita Cinti Luciani – vice segretario nazionale del Psi

E’ stata una giornata proficua quella di sabato 9 novembre a Bologna dove i segretari del – o loro delegati – delle Regioni del nord (Pimonte, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna) hanno dato un apporto di idee e contenuti, con la condivisione e il supporto del segretario nazionale Enzo Maraio.
Non una suggestione leghista la nostra, semmai la voglia di anticipare una riforma istituzionale basata sulle macro-regioni; un incontro organizzato con l’obiettivo di costruire proposte progettuali comuni ai nostri territori attraverso una rete fatta di incontri e iniziative pubbliche.
Sul piano politico la priorità è costruire alternativa a Salvini e centrodestra.
Rilanciare la politica del centro sinistra non significa rincorrere Salvini sul suo terreno o scimmiottare la Meloni, ma affrontare i problemi irrisolti  e proporre un progetto politico che ridia speranza agli italiani.
Fare dunque proposte concrete che affrontino i problemi dei cittadini in una società fortemente mutata, nella quale il divario tra ricchi e poveri è sempre maggiore;  è aumentato il senso di insicurezza come sempre accade nei periodi di crisi, per i giovani il futuro è incerto e il “ceto medio” ha perso  ruolo ed identità.
Crisi economica, percezione della politica come esercizio del potere finalizzato al benessere di pochi, insicurezza: è un terreno straordinariamente fertile per i populismi e i nazionalismi.

Scorciatoie, tatticismi e spirito di autosufficienza di alcune forze  non pagano, perché  senza una visione di lungo termine e di principi condivisi si è destinati al fallimento e a consegnare alle destre il Paese. Per battere Salvini e il centro-destra occorre avere coraggio, costruire, allargare il ragionamento a tutte quelle forze politiche che hanno due denominatori comuni: riformismo e bene comune.
La bussola è avere una visione di ciò che vogliamo fare delle nostre regioni, dell’Italia e del futuro di migliaia di giovani intelligenze che attendono una prospettiva di vita e lavoro, un ideale vero a cui affidarsi. Elaborare proposte utili per i nostri territori, che significa avere la forza di dire quello che non funziona. Insomma, cambiare rotta o forse riprendere quella smarrita.
Riorganizzazione del partito e comunicazione : dal punto di vista strutturale, il partito ha la forte necessità di rafforzarsi  sui territori, agevolando l’ingresso di giovani  che non vuol dire “rottamare” ma avere la capacità di coniugare il valore dell’esperienza con l’entusiasmo delle giovani generazioni con i loro problemi e sogni.
Saper comunicare quanto si propone è oggi fondamentale: dato che i mezzi di comunicazione classici, non offrono spazi sufficienti per una giusta visibilità e oggi non garantiscono la pluralità dell’informazione, abbiamo la forte necessità di utilizzare i social come strumento per veicolare le nostre idee, ma dobbiamo anche riprendere la capacità di stare sulle piazze con banchetti, incontrare le persone, saper ascoltare i loro disagi e le loro preoccupazioni. Ridiventare punto di riferimento e interpreti credibili delle comunità.

Alcuni dei progetti proposti nel primo incontro:
Rafforzare i collegamenti ferroviari e investire in treni nuovi per lavoratori pendolari e studenti;
Sicurezza e investimenti nella riqualificazione delle zone degradate delle città e rafforzamento dei sistemi di controllo dando alle forze dell’ordine il personale e i mezzi di cui hanno bisogno;
Scuole: investire risorse adeguate per la sicurezza/attrezzature e messa a norma e nei progetti educativi
rafforzare le risorse per aree di “ricerca avanzata” in grado di creare posti di lavoro per i giovani nelle aree più deboli;
Risorse per intervenire sul dissesto idrogeologico partendo da quelle maggiormente a rischio per evitare danni incalcolabili e perdite di vite umane (Venezia docet);
Sburocratizzare realmente e non sul piano teorico un sistema che oggi penalizza le aziende dei territori e tutto il sistema edilizio già fortemente in crisi;
Mettere in valore, attraverso incentivi, le bellezze naturalistiche, turistiche e gastronomiche per favorire la rinascita di commercio , artigianato e giovani agricoltori;
Intervenire sul sistema sanitario riducendo realmente le liste di attesa su certe prestazioni e premiare il merito nelle scelte dirigenziali.
Queste le prime riflessioni per dare il nostro contributo di idee anche in vista delle prossime elezioni regionali. I socialisti vogliono essere parte integrante di un percorso che ci deve vedere riconquistare gli elettori non per timore del “Salvini” di turno, ma perché credibili e in grado di governare cambiando quello che non funziona. Cambiamo tutto per cambiare davvero.

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