di Enzo Maraio
Papa Francesco è stato un modernizzatore, vicino agli ultimi, promotore di una Chiesa aperta ed inclusiva, un costruttore di pace. Un Papa riformista. Nel giorno dei suoi funerali si riuniranno a Roma “i potenti del Mondo”. Mancherà Putin. Oggi, sabato 26, saranno tutti a Roma, non su invito della Meloni ovviamente. Il ricordo del Santo Padre, è stato l’auspicio dei socialisti, non sia vuoto rituale, il dolore non sia di circostanza. L’Italia si faccia interprete dei sentimenti e dell’insegnamento di Papa Francesco e lo faccia con un segnale forte. Al premier Giorgia Meloni ed al ministro degli Esteri Antonio Tajani chiediamo di ripartire dalle ultime grandi battaglie del Papa. Il Pontefice è stato un costruttore di pace, sull’Ucraina ha chiesto di insistere con la via diplomatica e con lo stop alle armi, in Medio Oriente ha chiesto ad Israele di fermare il genocidio in atto, agli Usa di fermarsi con le politiche dell’immigrazione e con la barbarie della pena di morte. Il Governo, per onorare il Santo Padre, ricordi a chi arriva in Italia, partendo da Trump, le parole e gli inviti del Papa. Faccia in modo tale che a ricordarlo non sia chi non è stato capace di ascoltarlo. L’Italia ha il dovere di costruire, in questa occasione straordinaria, politica sui messaggi del Papa. Parta dal nostro Governo, in occasione dei funerali, un messaggio ai potenti del Mondo. Chi sarà a San Pietro onorerà Papa Francesco con l’azione, non con le chiacchiere e le passerelle. Chi si dedica alla cosa pubblica ascolti i segnali che arrivano dalla Chiesa. La nostra storia ha fatto della laicità delle Istituzioni e della politica una ragione di vita ma questo non ci ha impedito in passato e non ci impedisce oggi di essere promotori di dibattito e confronto con il mondo cattolico. Sia la riflessione sull’insegnamento di Papa Francesco un monito anche per il centrosinistra italiano. È il tempo di costruire ponti, di ascoltare chi chiede di tenere insieme il rispetto per la vita con le battaglie di libertà, è il tempo di ascoltare chi invoca la pace, chi chiede di privilegiare il dialogo rispetto alle armi, chi chiede di costruire proposte per i poveri nel mondo, chi chiede politiche sull’immigrazione che partano dalla centralità dell’uomo.