“Soddisfatto che l’orientamento del Governo sia stato fatto proprio dal relatore del provvedimento. Era doveroso assumere una posizione più rigida per limitare l’uso di smartphone e dispositivi elettronici, oggi prima causa di incidenti anche mortali sulle strade. Tra le priorità del Governo c’è quella di mettere in atto kisure per garantire maggiore sicurezza per i cittadini.” Così Riccardo Nencini, vice ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, riferendosi all’emendamento che modifica l’ articolo 173 del Codice della Strada, a seguito della riunione in Commissione Trasporti della Camera, che rende più stringente la sanzione per chi guida mentre utilizza il cellulare, smartphone, taplet e strumenti simili. Si modifica così la misura che invece prevedeva la sospensione della patente di guida soltanto alla seconda infrazione nell’arco di due anni. “Con il nuovo provvedimento – ha aggiunto Nencini – è prevista la sospensione immediata della patente alla prima infrazione. Sono troppi i morti sulle strade a causa distrazione alla guida. Era doveroso e urgente un cambio di rotta”. “Accanto a queste misure – prosegue Nencini – l’obbligo per gli automobilisti di mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro e mezzo dai ciclisti, in fase di sorpasso”- ha aggiunto riferendosi alla norma cosidetta ‘salvaciclisti’. Le statistiche dicono che la prima causa di incidenti mortali sulle strade italiane e in Europa è dovuta alla distrazione alla guida, come ha anche sottolineato la Commissaria Bulc durante il vertice dei ministri dei trasporti che si è tenuto la settimana scorsa a Trieste. Inasprire le sanzioni per chi viola il codice della strada – ha proseguito Nencini – oltre a rendere le strade più sicure, è anche un modo per proteggere gli utenti deboli, ossia pedoni e ciclisti. Oltre alla norma salva ciclisti, abbiamo previsto ingenti investimenti sulle quattro grandi ciclovie italiane e altri sono previsti nel prossimo Piano Città. Non meno importante – ha concluso il vice ministro – l’obbligo di dotarsi di seggiolini con dispositivi anti abbandono di bambini in auto, una proposta da tempo caldeggiata dal governo e che è stata largamente condivisa dal parlamento. Sono troppe le situazioni di pericolo per i bambini dimenticati in auto, spesso con conseguenze tragiche, che si stanno verificando negli ultimi tempi”
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