Fase 2. Cinti Luciani: la politica si riprenda il suo ruolo, non si può perdere tempo sulla ripresa economica

 

“Il comportamento di cautela con il quale gli italiani stanno affrontando la ‘Fase 2′, con la graduale riapertura di alcuni settori produttivi del Paese, lascia ben sperare per il percorso che ci aspetta. Il senso di una libertà, seppure lontana da quella cui eravamo abituati a vivere, ha portato entusiasmo. Le prossime settimane saranno decisive per verificare se “il peggio è superato” oppure no”. E’ l’analisi della vice segretaria del Psi, Rita Cinti Luciani, sull’inizio della ‘Fase2’. Cinti Luciani aggiunge: “Il Paese non sarà più quello di prima, con conseguenze dal punto di vista economico-sociale importanti. Ritengo che non ci si possa permettere “errori di valutazione “, ma dovrà essere delineato concretamente e in tempi rapidi un “progetto politico “ condiviso che dia risposte a migliaia di commercianti, piccole imprese, sistema-turismo, scuola e famiglie per affrontare il percorso di rinascita. Questi mesi hanno messo in luce la fragilità di un sistema istituzionale che va tarato nuovamente in modo da evitare sovrapposizioni e confusione di ruoli; il nostro sistema sanitario in generale ha tenuto, ma il prezzo pagato in termini di vite “umane” in parecchie strutture per anziani di alcune regioni non va dimenticato perché. Noi  non possiamo pensare di seguire la strada degli USA con la privatizzazione della sanità, anzi dobbiamo lavorare per rafforzarla in un rapporto di collaborazione con il privato. Ancor di più sul fronte economico la politica dovrà riprendersi il suo ruolo, intervenire per concretizzare il concetto di Sistema di Responsabilità Sociale delle Imprese ed evitare la perdita di migliaia di posti di lavoro. Sul versante scolastico – ha sottolineato la vice segretaria del Psi –  ribadisco la necessità di non perdere tempo e investire fin da subito con un piano straordinario sull’edilizia scolastica e sul corpo docente, per evitare a settembre le ‘classi pollaio’ o soluzioni improvvisate. Noi abbiamo sostenuto il Governo Conte Bis, per evitare “l’uomo solo al comando”, ipotesi che in quel periodo i sondaggi davano quasi certa: per questa ragione ritengo oggi che il Parlamento (unico organo legittimamente eletto dal popolo) debba essere al centro di questo “Programma politico” che dia all’Italia non solo la speranza , ma la certezza – ha concluso – di affrontare un periodo incerto con gli strumenti necessari”

 

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