Europerplessa, severa con il sindacato e con tanta voglia di Stato. Così la fotografia della sinistra scattata da un’indagine del dipartimento economia del Psi in occasione del Forum degli amministratori socialisti dell’8 e 9 settembre scorsi a Orvieto. Il sondaggio, composto da dieci domande e distribuito in oltre 150 copie, ha indagato le sensibilità e le posizioni dei partecipanti alla convention del partito guidato dal segretario del Psi e viceministro Riccardo Nencini, in ordine ai principali temi dell’economia, dal rientro del debito pubblico al mercato del lavoro, dai vincoli di bilancio europei al rapporto col sindacato.
“I risultati- afferma Federico Parea, responsabile nazionale economia del Psi- consegnano spunti originali, come, ad esempio, nel caso della domanda sui vincoli al bilancio nazionale imposti dai trattati UE, le cui risposte segnalano non solo che la discussione sul tema è apertissima, ma altresì come sensibilità polemiche sul punto si riscontrino in quote importanti anche tra quadri e militanti di una forza tradizionalmente europeista.
“Verso il sindacato – continua il commento sugli esiti dell’indagine- il giudizio è tutt’altro che generoso: per il 47,5% degli intervistati è meglio che i sindacati, finché non sapranno aggiornare il proprio ruolo, siano coinvolti il meno possibile nella definizione della politica economica del Paese, mentre per un ulteriore 14,4% i sindacati sono addirittura tra i responsabili della bassa crescita economica.
“Il dato più significativo segnalato dall’indagine – conclude Parea- sta comunque nella voglia di Stato che risuona in tante risposte e che, tuttavia, non si traduce tanto in una semplicistica richiesta di intervento pubblico in economia, quanto nel bisogno di una presenza che si ponga come garante e riferimento in una stagione di costanti e diffuse instabilità e fragilità economiche”
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