Un nuovo inizio per battere la destra

di Redazione

l titolo del panel racchiude il senso della discussione che ha tenuto banco nella giornata di apertura della Festa dell’Avanti a Bologna. Nel confronto fra esponenti del Psi e del Partito democratico, è emersa la forte convinzione che sia da ricercare nell’unità la chiave di volta per costruire l’alternativa al governo delle destre nel nostro Paese. Un nuovo inizio significa mettere da parte veti e rancori, ragionare sui contenuti con la necessità di promuovere una sintesi, nella quale si è certi che ognuno degli attori deve trovare qualcosa di proprio ma anche lasciare qualcosa di proprio. Un riaffermare i valori che tengono insieme il centro sinistra rispetto a quelli che lo dividono, e comprendere che è necessario, oltre che utile, ampliare lo spazio di confronto. Nel dibattito il direttore dell’Avanti on line Livio Valvano ha ribadito come l’elettorato apprezzi il pluralismo: una coalizione in grado di riunire maggiori sensibilità, lavorando anche con i corpi intermedi, può essere la svolta rispetto al passato. Non è mancato, nell’intervento di Marco Sarracino, responsabile del Mezzogiorno per il Pd, un richiamo a combattere insieme per la cancellazione della legge sull’Autonomia differenziata attraverso il referendum, evidenziando che questa battaglia non riguarda soltanto il sud ma penalizza parimenti anche intere aree interne del nord. Sarracino ha anche indicato nel riaffermato valore del socialismo un sentimento in grado di riunire il centro sinistra. La discussione non ha mancato di analizzare anche altre motivazioni che consentono di rafforzare il lavoro di costruzione di una coalizione ampia. Su questo Marco Strada, tesoriere del Psi, ha ricordato come la percentuale degli elettori che decidono di non andare a votare sia ancora molto alta, forse anche perché non trovano una proposta politica che soddisfi la loro sensibilità. Per questo secondo Strada il lavoro dei socialisti in questo contesto deve essere e sarà quello di creare un’area riformista che sappia essere ponte con quelle forze moderate che in questi ultimi appuntamenti elettorali non hanno trovato voce. Al panel ha partecipato anche Igor Taruffi, responsabile organizzazione del Partito Democratico, ricordando come nelle ultime tornate elettorali amministrative si sia già lavorato per la costruzione di un campo ampio e che questa scelta abbia raccolto soddisfacenti risultati. Una carta di tornasole in più per leggere la bontà di questa proposta da esportare anche in campo nazionale, non senza una approfondita proposta politica che dia risposte ai bisogni degli italiani: sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e salari, politica industriale e conversione ecologica, diritti. Temi concreti, quindi, sui quali è possibile una convergenza ampia delle forze politiche del centrosinistra. Sui quali tutti hanno concordato sia necessario lavorare senza ritardo e senza veti di sorta, per farci trovare pronti, anche prima della scadenza naturale di questo governo.

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