BABY GANG, BUEMI: GRAVE SOTTOVALUTAZIONE DI UN FENOMENO CHE HA RADICI CULTURALI

“Sulla questione dei comportamenti criminali giovanili e del bullismo, oltre a prendere atto di una grave sottovalutazione da parte dei genitori, della scuola e della politica, che hanno considerato il fenomeno come marginale e derivante prevalentemente da un disagio sociale di fasce emarginate della popolazione, la questione è, al contrario, di ordine più generale e deriva dalla impostazione culturale della società, che risolve il problema delle relazioni con metodo prevalentemente e tendenzialmente violento nelle parole e nei comportamenti, rispetto alla necessità di ricomporre i punti di vista attraverso il dialogo e le istituzioni pubbliche preposte”. Così il Senatore socialista Enrico Buemi, membro della Commissione giustizia e responsabile giustizia del Psi, ha commentato gli episodi di aggressione di questi giorni da parte delle cosiddette baby gang. “Vi sono stati, inoltre, da parte dei soggetti che hanno responsabilità in questa situazione atteggiamenti di tolleranza proprio per non fare i conti con la necessità di correggere comportamenti tendenzialmente pseudo-democratici”, ha continuato Buemi. “Bisogna che la famiglia, la docenza scolastica e la politica rivedano il principio della responsabilità che non può comportare, se non negli anni immediatamente iniziali della vita dell’essere umano, la deresponsabilizzazione dei singoli”, ha spiegato il senatore socialista. “Il principio di gerarchia e di osservanza delle regole deve essere recuperato totalmente nella famiglia, nella scuola, nelle società e nelle istituzioni. Le nuove generazioni, contrariamente a quelle passate, vivono in una condizione di sostanziale deresponsabilizzazione rispetto alle questioni del concorso allo sviluppo della società, sia nel campo dell’affermazione dei diritti individuali che in quello dei diritti collettivi”, ha continuato Buemi. “Non ci può essere cambiamento in meglio senza un impegno diretto dei singoli che non devono accettare lo status quo. I fenomeni del branco che aggredisce, distrugge, disumanizza, ovvero imbestializza, i suoi comportamenti sono il rifiuto di un percorso di vita che impone sacrifici tutti i giorni. Auspico che la politica e il nuovo Parlamento sappiano affrontare con il necessario realismo e la dovuta lungimiranza queste questioni che non sono più rinviabili”, ha concluso Buemi.

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