Falcone. Nencini, in vita è stato attaccato dalla sinistra, Csm e quotidiani, da morto beatificato

“Non ho mai sopportato chi ha un giudizio su di te quando sei vivo e un giudizio opposto quando sei morto. E non fa nemmeno penitenza. Pensa a Giovanni Falcone: attaccato in vita da certa sinistra, anche dalla tribuna autorevole del CSM, accusato per la sua collaborazione con l’allora Ministro di Giustizia Martelli, fatto oggetto di scherno – si, di scherno – dalle colonne di prestigiosi quotidiani. Chi non ricorda, rilegga. Appena saltato in aria, beatificato da chi l’aveva offeso.”. È l’attacco di Riccardo Nencini, segretario del PSI, a 25 anni dalla strage di Capaci, dove persero la vita Falcone Borsellino, la moglie e tre uomini della scorta.
Nencini prosegue: “Io non ho mai cambiato idea. Un servitore dello Stato, una persona perbene cui ho stretto la mano un paio di volte, proprio quando l’ombra dell’emarginazione si faceva più lunga. Un uomo in gamba. In vita prima ancora che dopo Capaci.”- ha concluso.

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