Dl Ristori. Maraio e Nencini, non ripetere errore, non si può elargire denaro a tutti. Allargare platea a lavoratori spettacolo

“Il decreto Ristori prevede un forte impegno di spesa per sostenere diversi settori economici in difficoltà. Ci domandiamo se un paio di criteri siano giusti”. E’ quanto affermano in una nota i segretario del Psi Enzo Maraio e il presidente Riccardo Nencini. “Sostegno per attività inserite nei codici Ateco. E le altre? Lavoratori delle arti e dello spettacolo (degli oltre 350.000 addetti solo una parte riceve aiuti), imprese che operano nell’indotto del turismo, professionisti e partite Iva in sofferenza per la chiusura delle attività di cui si occupano, etc…Va allargata la platea”- hanno sottolineato. Nella nota Maraio e Nencini proseguono:  “Non è equo dare a tutti la stessa somma di denaro a fondo perduto. Chi è nella condizione di bisogno deve avere di più, chi vanta un ricco patrimonio – immobiliare e in denaro – deve avere di meno o non deve avere alcunché. Va previsto un tetto, anche elevato, sopra il quale non si ha diritto ad alcun ristoro monetario. Bisogna tener conto dell’Isee prima di erogare denaro pubblico o vogliamo ripetere l’esperienza di maggio quando anche notai e un pugno di parlamentari attinsero ai 600 euro?”

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