di Enzo Maraio
In settimana ho incontrato Elisabetta Trenta, ex Ministro della Difesa e presidente del comitato referendario per la campagna “Io voglio scegliere”, che ha ad oggetto quattro quesiti per modificare la legge elettorale in senso proporzionale e con il ripristino delle preferenze. Un’eredità che ci lascia Felice Besostri. Il Presidente onorario del comitato è Giorgio Benvenuto, che ho sentito nelle ultime ore per confermargli l’adesione del Psi alla campagna e l’impegno dei socialisti alla mobilitazione, perché questa è una nostra vecchia battaglia, rilanciata un anno fa a Bologna con una petizione nazionale per una legge elettorale di stampo totalmente proporzionale e per ridare ai cittadini la libertà di scelta dei loro rappresentanti alle Politiche attraverso le preferenze. Una risposta necessaria alla crisi di rappresentanza e di democrazia, della politica e dei partiti, peculiarità tutta italiana e figlia del dilagante populismo degli ultimi trenta anni. La risposta dei nostri dirigenti è stata immediata e con i banchetti in giro per l’Italia, stiamo raccogliendo le firme insieme a quelle necessarie ad indire il referendum contro l’autonomia differenziata, che sta andando a gonfie vele. Un buon segnale alla tanto auspicata necessità di ritrovare le ragioni della partecipazione dei cittadini alla vita politica. La legge elettorale oggi costituisce il vero problema della politica italiana: definisce le regole del gioco, i perimetri e l’intensità delle alleanze e delle coalizioni. Tutti fattori che non la confinano ad argomento secondario. Il sistema maggioritario in Italia ha portato al bipolarismo e a stringere alleanze che, a destra e soprattutto a sinistra, il più delle volte vengono percepite forzate perché assunte in assenza della condivisione delle strategie sulle grandi questioni. Uniti contro gli altri o uniti solo per vincere, a prescindere. Tanto che nei partiti le alleanze sono il vero motivo di scontro e contrapposizione. La pluralità dell’organizzazione della politica attraverso il sistema dei partiti è il sale della democrazia, sulla quale si fonda la nostra Costituzione. Con il premierato alle porte voluto dal Governo di destra, che mette in discussione l’attuale assetto istituzionale e l’equilibrio tra poteri, insieme all’autonomia differenziata, il tema della riforma della legge elettorale diventa urgente. Per questo porteremo avanti nei prossimi mesi la raccolta firme e ci confronteremo con i cittadini per renderli attivi nei processi decisionali: quello che la politica è chiamata a fare.