“L’ha chiamato “l’Italia dei sì” ma sarebbe stato più corretto definirlo l’Italia dei sì e dei no: nel progetto delle grandi opere strategiche per il Paese per i prossimi dieci anni, il Ministro delle Infrastrutture Salvini dimentica colpevolmente un’infrastruttura importantissima che attualmente isola una parte importante del Paese, sia dal punto di vista della mobilità ma soprattutto dal punto di vista turistico ed economico, con grandi perdite per gli esercenti e le imprese di un intero territorio. Mi riferisco all’Alta Velocità Adriatica che dovrebbe collegare Bologna a Bari, passando per Ancona, Pescara e Foggia”. Così in una nota il segretario del Psi, Enzo Maraio, riferendosi al Piano delle opere strategiche presentato dal Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, dal titolo “l’Italia del sì”. “E’ assurdo che un pezzo di Italia che oggi è totalmente isolato dal resto del Paese, non abbia ricevuto l’attenzione del Ministro”- ha attaccato Maraio. “Salvini, durante la mastodontica presentazione di un piano di opere che lui dice essere strategiche, ha completamente ignorato un progetto che i socialisti chiedono da anni e che evidentemente per lui non è così importante”- ha proseguito. “RFI avrebbe in programmazione 125 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni e non un euro per l’AV Adriatica”
Per Maraio, “sarebbe invece opportuno prevedere una legge speciale per accelerare il progetto e la realizzazione di un’infrastruttura davvero strategica che toglierebbe dall’isolamento centinaia di cittadini e imprese, specialmente per il versante adriatico”