Regionali E-R. Maraio, alternativa a Bonaccini è il nulla. Pd faccia la “cosa riformista”

“L’Emilia-Romagna è la regione che negli ultimi anni è stata governata meglio in Italia e se Salvini pensa di trasformare la sfida delle elezioni regionali in una partita nazionale senza percepire i bisogni degli emiliano-romagnoli perché troppo impegnato a sostituire nei comizi la sua candidata, allora l’alternativa a Bonaccini è il nulla”. Così Enzo Maraio, segretario del Psi, nella manifestazione organizzata dai socialisti a Bologna al Savoia Hotel Regency, alla presenza di Stefano Bonaccini, con i candidati socialisti nella lista “+Europa-Psi-Pri”. “Negli ultimi cinque anni in Emilia-Romagna si vive meglio – ha aggiunto o Maraio – e questa regione è un modello che va esportato in tutta Italia: aumento dell’ occupazione, fondi europei spesi bene, sanità efficiente, disoccupazione in calo. È un governo che merita la riconferma”- ha proseguito Maraio. “In questa regione c’è il primo caso di promesse elettorali già avverate: la Lega fa proposte su cose che già in Emilia-Romagna esistono. Finirà – ironizza Maraio – che non solo il padre della candidata del centrodestra, ma anche Lucia Borgonzoni voterà per Stefano Bonaccini, se non altro per una questione di coerenza”. Maraio, parlando dell’intervista a Zingaretti sulla necessità di rifondare il Pd, prosegue: “È un dibattito che non riguarda il solo Partito Democratico ma l’intera sinistra italiana. Non basta un congresso interno o un semplice tagliando. Servono un progetto e una missione comuni. Non si può risolvere tutto nell’annuncio di una ennesima rifondazione che rischia do essere un semplice maquillage. Il Pd deve capire che il “cambio tutto e mi rinnovo”, senza fatti,  è un refrain novecentesco, e se non coglie le sfide della modernità e non risponde alla disperata richiesta di partecipazione che c’è nel Paese. Quindi – ha proseguito Maraio – non una cosa “solo” democratica ma una “cosa riformista”:  La sinistra non può cercare all’esterno ciò che già esiste al proprio interno: merito, inclusione, difesa del lavoro. Valori socialisti che la sinistra drve ricominciare a fare propri e sui quali serve una nuova narrazione.
Se il Pd non avrà la giusta visione – quella di dare vita a un soggetto largo come nelle grandi socialdemocrazie europee – quelle enunciate oggi saranno parole vuote. Sulle macerie degli ultimi anni, si possono costruire intere nuove proposte”- ha concluso.

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