Governo. Nencini, non ha precedenti, riformismo umanitario è cornice intervento Draghi

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“Un governo di larga unità, un cambiamento della scena politica, un deciso europeismo. Sono fattori che spingono all’ottimismo”. Così nell’intervento in Aula al Senato, nel dibattito sulla fiducia al Governo Draghi, Il senatore del Psi Riccardo Nencini.  “La fase che oggi si apre è un’opportunità per l’Italia. Si è scritto che il suo governo rappresenta la fine della politica ma dissento”- ha proseguito Nencini.
“L’uscita dalla crisi non è stata un salto nel buio. Si è trovata una soluzione di alto profilo grazie alla visione lunga del Presidente della Repubblica. Una decisione politica maturata in Parlamento che il Quirinale ha agganciato ad una interpretazione da manuale della Costituzione: l’esaltazione della politica e del diritto. Ha di fronte un paese piegato dalla crisi, con rapporti di forza sociali ridisegnati con brutalità, più che dal merito, dal privilegio, nondimeno una nazione civile che si è rimboccata le maniche, che ha pianto i suoi cari senza rinunciare alla vita benché abbia visto sfilare le casse da morto sui camion dell’esercito. La cura è quel riformismo umanitario che è la cornice del suo intervento. L’oggi: priorità alla scuola, vaccinazione di massa, interventi per creare lavoro e ridurre le diseguaglianze. Domani: spendere bene i fondi del Recovery Plan, le tre grandi riforme, la transizione ecologica. Il governo Draghi – prosegue Nencini- non ha precedenti.
È la fine di un sistema, non è il commissariamento della politica.
Le potenzialità ci sono tutte per costruire una democrazia dove si confrontino conservatori e riformisti, dove si cancelli uno dei fattori più aberranti dell’ultimo trentennio: la delegittimazione dell’opposizione, la trasformazione dell’avversario in nemico, e di conseguenza toni da puritanesimo ipocrita.
Proprio perché nelle fasi di passaggio si ridisegna la geografia dei poteri, la centralità del Parlamento di cui lei si è fatto garante è indispensabile per creare quello spirito repubblicano necessario a superare l’emergenza.
Alla luna di miele seguiranno mesi più complicati, ma se la meta è uno Stato più umanizzato dove chi ha vent’anni abbia pieno diritto di cittadinanza, dove inclusione e modernizzazione non siano slogan ma politiche attive, lei troverà i socialisti lealmente al suo fianco anche nelle ore più buie.
La cornice europeista nella quale il suo esecutivo si pone – UE dotata di un bilancio comune e in stretto rapporto con gli Stati Uniti per sostenere al meglio la sfida cinese – è la strada maestra. Questa prova non riguarda solamente il professor Draghi. Questa prova riguarda ciascuno di noi. Si chiama responsabilità e si declina con senso del dovere. Ci fecero i conti, settanta anni fa, i nostri nonni e i nostri genitori. La responsabilità, com’è noto, ci rende meno liberi e però è il passo necessario a diventare adulti”- ha concluso.
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