“È surreale l’ipotesi di non convocare le Camere. Non solo perché i decreti vanno convertiti in legge ma sopratutto perché deputati e senatori rappresentano la sovranità popolare. Un’ottima ragione per continuare, seppure in emergenza, lo svolgimento di una attività essenziale”. Così in una nota il senatore del Psi Riccardo Nencini. “I regolamenti di Camera e Senato – ha aggiunto – consentono l’uso di meccanismi procedurali che conferiscano rapidità alle decisioni. In fasi emergenziali si possono utilizzare – ha sottolineato – confidando in un consenso corale, ma la mancata convocazione del parlamento non può affatto essere all’ordine del giorno. Si configurerebbe come una formidabile lesione alla Costituzione. Cosa da non fare in nessun modo”.

Autonomia differenziata. Maraio, mobilitazione degli amministratori socialisti per presentare mozione per ritirare ddl Calderoli
“Se il progetto dell’autonomia differenziata andasse in porto secondo le ipotesi del Governo di centrodestra,