Elezioni Basilicata. I commenti di Nencini, Pisani, Valvano. Il segretario: costruire coalizione stabile che non abbia al centro solo il Pd

Non “In queste condizioni, il 4% dei voti al PSI in Basilicata è davvero un buon risultato. Il centrosinistra cresce, ma non tanto da essere un’alternativa credibile alla destra tirata dal successo leghista. C’è bisogno di più. Non basta gioire per il crollo dei grillini. Costruire una coalizione stabile, un governo ombra, un progetto che non abbia al centro solo il Pd”. Così in un post su Facebook il segretario del Psi, Riccardo Nencini, commenta i risultati delle elezioni regionali in Basilicata dove era presente la lista del Partito Socialista.

Secondo la portavoce del Psi Maria Pisani “la sconfitta in Basilicata e’ chiara. Le ragioni di questo voto sono tante e vanno individuate nell’ambito di una crisi che la sinistra attraversa ormai da anni. Avremo tempo per ragionarne anche al nostro interno. Oggi voglio solo dire grazie ai tanti che hanno condiviso la nostra battaglia politica: i candidati e le candidate, i militanti, i nostri elettori che ci hanno permesso di raggiungere un risultato in un contesto difficile e in un quadro di grande frammentazione. È proprio nei momenti più difficili che bisogna trovare la forza di continuare a costruire un’alternativa ancora più credibile alla destra. Sarà l’obiettivo dei prossimi mesi”, conclude Pisani.

“E’ gelido e implacabile il vento che spira dal nord” l’analisi di Livio Valvano, segretario regionale Psi. “Non bastano a riparare la Basilicata dall’occupazione della Lega Nord le roccaforti del centrosinistra che hanno tenuto a macchia di Leopardo in alcuni territori della Regione. I socialisti – continua – ci hanno messo l’anima, il coraggio e la passione con i valori intramontabili della libertà sociale. Non è bastato per convincere gli elettori, ma non possiamo non dare atto ai tanti socialisti che hanno fatto si che il PSI potesse registrare il primato in alcuni Comuni e in alcune aree e di aver consentito al centrosinistra di resistere all’urto padano in comunità coraggiose come Tricarico, la città del poeta nonché Sindaco Socialista Rocco Scotellaro, Accettura, Rotondella, Atella, Avigliano, Balvano, Baragiano, Brienza, Brindisi di Montagna, Castelmezzano, Cersosimo, Ginestra, Marsico Nuovo, Melfi, Montemilone, Oppido Lucano, Pescopagano, Pietrapertosa, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Rotonda, Ruoti, San Fele, San Severino Lucano, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Tito, Vietri di Potenza. Il 3,8% nella media regionale non basta a conseguire un seggio all’opposizione, anche a causa della contestatissima nuova legge elettorale. Fuori dai banchi del consiglio regionale, in Basilicata, attraverso un più ampio coinvolgimento delle comunità, già a partire dalle prossime elezioni amministrative ed europee, ci occuperemo della nostra terra – promette il sindaco di Melfi – svolgendo il ruolo proprio della opposizione, convinti della necessità di iniziare subito a lavorare per la costruzione di una nuova area riformista, democratica e popolare, oggi liberi dai pesi del governo della Regione”. Non sarà semplice governare la regione “però auguriamo al nuovo governo che si formerà di trovare l’assetto giusto per fare il meglio per la Basilicata, anche perché noi saremo costantemente presenti e vigili. Un grazie di cuore va ai cittadini che ci hanno voluto dare nuovamente fiducia e ai candidati che hanno voluto con orgoglio battersi per una Basilicata più giusta, più libera e più civile che il centro-sinistra, bisogna ammetterlo, non ha saputo interpretare”.

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