Crisi. Maraio, i 5 punti del Psi per dare un contributo a Governo di svolta: lavoro, scuola, sanità, ambiente, taglio parlamentari

“Lavorare ad una nuova maggioranza che sia coesa, senza sterili ideologismi ma con uno spirito innovatore che serve allo sviluppo del Paese. La scelta del Presidente Mattarella di concedere ulteriore tempo deve responsabilizzare tutte le forze politiche presenti in Parlamento”. È quanto ha affermato il segretario del PSI, Enzo Maraio, secondo cui, prima che il Presidente della Repubblica avvii il secondo giro di consultazioni “serve presentare programma chiaro, trasparente intorno a pochi punti decisivi”. Il segretario socialista lancia i 5 punti programmatici dei socialisti che “sono pronti a dare un contributo alla nuova fase politica, per un nuovo Governo di svolta:

1. *Lavoro*: piano nazionale di assunzione nella pubblica amministrazione per sopperire ai posti vacanti, determinati anche da quota 100.

2. *Scuola*: adeguamento degli stipendi dei docenti, soluzione della piaga della precarietà, continuità didattica, tutela della scuola pubblica nazionale.

3. *Ambiente*: una “visione” nuova, innovativa e inclusiva. Il paesaggio come patrimonio da tutelare ed incubatore di opportunità, senza rinunciare a una infrastrutturazione sostenibile e necessaria alla modernizzazione del paese. Tassazione zero per favorire gli insediamenti di imprese innovative ad impatto zero, anche all’interno delle aree protette e di pregio ambientale per garantire occupazione duratura e tutela del pesaggio.

4. *Sanità* e welfare: occorre un cambio di paradigma per garantire il diritto alla salute al più alto livello tecnologico senza sfasciare i conti pubblici e il dovere dell’assistenza, rafforzando la medicina sul territorio. Abolizione dei ticket per le fasce deboli.

5. *Taglio dei parlamentari*: la semplice riduzione dei parlamentari proposta è un taglio alla democrazia e alla rappresentatività, che sfavorisce le fasce sociali deboli. Occorre accompagnarla ad una più ampia riforma costituzionale, che ridefinisca gli assetti e le competenze delle due camere”

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