di Nautilus
Stavolta il segnale anomalo arriva dal mondo del calcio e faremmo bene ad interpretarlo bene perché riguarda tutti noi. Alcuni dei più bravi allenatori della Serie A sono stati contestati alla primissima avversità, sino ad invocarne l’esonero immediato. Dopo un pareggio, non dopo 15 pareggi. Dopo una sconfitta, non dopo 10 sconfitte di fila e tutte in casa. Stiamo parlando di mister che hanno già dimostrato il loro valore: Antonio Conte, Thiago Motta, Daniele De Rossi. È bastato un niente per far scattare le invettive. Certo, mai prendere troppo sul serio i social ma guai anche a non saperli leggere. Non parliamo poi delle chat dei tifosi vip: quelle son peggio del Tribunale dell’Inquisizione. Qualcuno obietta: sono tifosi, non fanno testo. Ma tanti di noi sono tifosi e dunque questa vocazione al rogo riguarda tanti. E allora scandagliamo. L’ultras invoca la cacciata anzitutto perché pretende di vincere sempre e anche subito. Non sopporta l’attesa, non contempla la pazienza. Non prende in considerazione la possibilità che ci sia un’altra squadra che ha giocato meglio e meritato di batterci. Ma questa è una sindrome tipica anche della politica di questa stagione. Quel che conta non è provare a “giocare” meglio degli avversari, ma invece mostrificarli, provare a dimostrare che sono degli imbroglioni. E invece, magari, sono più convincenti di noi. E accade pure in politica anche un altro fenomeno: sei diventato leader solo da tre mesi, ma hai fatto registrare una battuta a vuoto e te ne devi andare. E allora, quella che ci può apparire la momentanea isteria degli ultras, non è altro che la nostra stessa inquietudine, la nostra incapacità di fare i conti con l’impazienza, con la difficoltà a riconoscere che per costruire qualcosa servono pazienza, metodo, studio. Non tutti, purtroppo, riescono a trovare dentro di sé queste virtù perché a volte la vita è ostile e non ce la fai: gli irregolari sono sempre esistiti e la società deve aiutarli perché possano esprimersi anche “contro”. Ma quelli che vogliono tutto e subito e che vogliono mandare gli altri al rogo, spesso, sono insopportabili viziati. Vigiliamo perché l’ultras che cova in ognuno, non si impossessi di noi.