Diritti. In Senato  “storie di donne” con la Onlus Padovani per combattere la “quotidianità del dolore” e la violenza subdola 

“Durante il lockdown si è manifestato tutto il difficile rapporto tra donne e uomini. Sono aumentati separazioni, divorzi, femminicidi. La quotidianità del dolore è insopportabile. Va ricordato quotidianamente. Perché la teoria del possesso  valga per uno oggetto. Non per una donna”. È quanto ha affermato il Presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato, Riccardo Nencini, che ha promosso la presentazione, avvenuta oggi nella Sala Nassirya del Senato, del volume “Storie di donne” insieme all’autrice Monica Pelliccione, alla Ministra per le Pari opportunita’ e la Famiglia Elena
Bonetti, la Senatrice Donatella Conzatti, l’On Stefania Pezzopane, Andrea Padovani e Gianni Padovani della Onlus Antonino Padovani. “Dobbiamo insistere sulla promozione dei valori della libertà e dell’uguaglianza tra le persone. Principi previst dalla nostra Costituzione ma non applicate a pieno”- ha detto la ministra *Elena Bonetti*. Le “Storie di donne” sono storie di violenza che non è solo violenza fisica o sessuale ma economica e psicologica. È importante – ha aggiunto la ministra – promuovere iniziative culturali come questa”. La senatrice *Donatella Conzatti*, membro della commissione di inchiesta sul femminicidio ha sottolineato che si sta lavorando “su un disegno di legge sulla rieducazione degli uomini che maltrattano le donne, con l’ipotesi di aprire centri in tutto il territorio nazionale” e ha ricordato che “le donne che subiscono violenza in Italia sono 7 milioni, un numero impressionante”. L’on *Stefania Pezzopane* ha aggiunto che “alcune donne  sono discriminate, emarginate, violentate in modo eclatante, altre meno, in modo silenzioso.  Il tema della libertà delle donne è un fatto culturale, politico. Un tema su cui concentrarsi è quello mancanza di rispetto sopratutto nel mondo del lavoro, a partire dalla  parità salariale”.
Il presidente della Onlus, *Gianni Padovani*, ha  sostenuto  che “grandi passi sono stati fatti in tema di diritti ma ce ne sono ancora tanti da fare. Con questo lavoro vogliamo trasmettere ai ragazzi, sin dalla scuola, la cultura del rispetto verso le donne. Siamo qui per sollecitare il Governo al
varo di una legge per la tutela delle donne, non solo dalla violenza fisica, più facilmente
intercettabile e riconoscibile, ma anche da quella psicologia, spesso subdola e nascosta, sia nell’alveo famigliare che
lavorativo” – afferma Padovani – “non esiste, ad esempio,  una legge che consenta di
tutelare le donne che subiscono pressioni sul lavoro e rischiano di
perderlo”. “La presentazione di Storie di donne in Senato, di cui siamo onorati – dichiara *Pelliccione* – “rappresenta un tassello importante nella costruzione di un percorso legislativo che tuteli le donne a 360 gradi, anche in ambito lavorativo, e che le renda libere di affermarsi professionalmente, senza alcun vincolo legato ad un utilizzo improprio del potere da parte degli uomini”.

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