Nencini a Porta a Porta accompagnato da testimonial sorda ‘per dare voce all’Italia senza voce’

“C’è un’Italia che non ha voce, quella è l’Italia migliore. E’ l’Italia dei ricercatori precari, di chi non ha una casa…”. Così si apre la puntata di questa sera di Porta a Porta dove il vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, promotore della Lista “Insieme”, è stato accompagnato da una testimonial sorda, Angela, insegnante in una scuola primaria pugliese che si esprime, nel corso della trasmissione, con dei cartelli.

“In questo modo vogliamo dare voce ad una Italia che non ha voce – spiega Riccardo Nencini – Abbiamo sofferto in maniera pesante quest’ultima crisi perché ci siamo arrivati come un Paese che era già logorato. Nel mio settore, le infrastrutture, se si considerano, ad esempio i grandi provvedimenti sulle città tra il 2007 e il 2013 gli investimenti sono diminuiti del 33% e il bilancio era già molto magro. Meno investimenti, meno posti di lavoro, dunque. Con gli ultimi governi, invece, c’è stata una impennata che ha portato a quadruplicare, sia in sicurezza che in manutenzione, gli investimento trovati nel 2013. Basti pensare che abbiamo portato l’Alta Velocità al Sud, il potenziamento ferroviario in Sicilia, e la Salerno-Reggio Calabria è stata finalmente aperta.

Nencini (Insieme): per colpa di LeU centrosinistra corre con una gamba legata

Nencini non glissa la domanda sulla dura polemica degli ultimi giorni con Liberi e Uguali, dopo l’ ‘endorsement’ per la Lista ‘Insieme’ di Romano Prodi sdi abato scorso a Bologna: “In Italia ci sono tre poli che si presentano alle elezioni: uno di questi corre con una gamba legata mentre gli altri due contendenti corrono su una strada maestra libera – sottolinea Nencini – La verità è, però, che il 4 marzo si fronteggiano non solo tre poli ma due schieramenti che cominciano a manifestare sistemi valoriali diversi (su Europa, euro, imprese, mondo del lavoro). Leggo i programmi della Lega e di Forza Italia e trovo delle divergenze che sono assolutamente incomponibili, vedo invece molti più punti in comune tra Grillo, il partito della Meloni e quello di Matteo Salvini. Non escludo, perciò, che le larghe intese, dopo il 4 marzo, possano vedere in Parlamento, se esiste una maggioranza, questi tre partiti coesistere per formare un Governo. Sicuramente non ci alleeremo né con la Lega, né con i grillini perché abbiamo programmi assolutamente incompatibili. Ci presentiamo, comunque, per superare la soglia che la legge elettorale prevede e sono convinto che ce la faremo”.

Nencini (Insieme): Noi forza responsabile, nostro programma fattibile, non lunare. 700mila posti di lavoro in più già in due anni

Il vice ministro Nencini, infine, si sofferma sul programma della Lista Insieme di cui è promotore:“Abbiamo la responsabilità di una forza tranquilla che crede nella sinistra riformista, senza la quale sarebbe complicato governare l’Italia. Abbiamo un programma con dei progetti di spesa con un bilancio perfetto, non ci sono promesse lunari ma solo cose che possono essere realizzate: il piano casa di cui parliamo con 500 milioni di euro l’anno per 10 anni può essere realizzato attingendo al bilancio dello Stato. Idem quando parliamo di nuove borse di studio per gli studenti universitari e di vivere in maniera diversa nelle città. Solo due esempi: aumentare le tasse del gioco d’azzardo e farle pagare alle tante multinazionali che lavorano in Italia, penso soprattutto a quelle di natura informatica che nel nostro Paese producono profitti straordinariamente alti. E’ possibile, inoltre, creare 700mila posti di lavoro con 14 miliardi mettendoli a servizio della tutela del paesaggio, della valorizzazione dell’ambiente, della cura delle tante opere d’arte che abbiamo disseminate in un territorio straordinario. Questo sarebbe, se il governo dovesse nascere in primavera, uno dei primi decreti legge da fare, in modo che nell’arco dei prossimi due anni sarebbe realistico già avere questi 700mila posti di lavoro in più.”

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