Lavoro: Pastorelli, se tecnologia non dominata a rischio sicurezza

“L’allarme lanciato dal Presidente della Banca Mondiale non è da sottovalutare. Se non dominata, l’intelligenza artificiale spazzerà via migliaia di posti di lavoro in tutto il mondo. In Italia occorre subito intervenire a livello legislativo, inserendo nel nostro ordinamento delle apposite normative che tutelino il capitale umano delle nostre aziende. Il pericolo è davvero quello di creare instabilità sociale ed economica, con rischi anche per la sicurezza pubblica”. Lo afferma Oreste Pastorelli, deputato e candidato del centrosinistra al Senato nel collegio di Roma 2, commentando le parole di preoccupazione espresse da Jim Yong Kim sull’inserimento dei robot nelle aziende (“In futuro la gente lavorerà tre ore al giorno per tre giorni a settimana”). “Non siamo mai stati contro la tecnologia – prosegue Pastorelli – ma lo sviluppo deve essere controllato. Per questo ad agosto dello scorso anno ho presentato una proposta di legge che possa salvaguardare i lavoratori in vista del progresso tecnologico nelle aziende. Il provvedimento interviene sull’imposta sul reddito della società (Ires) aumentando di un punto percentuale l’aliquota qualora l’attività produttiva sia realizzata e gestita direttamente da macchine intelligenti. L’aumento, tuttavia, non scatterebbe nel caso in cui l’azienda investisse lo 0,5% dei propri ricavi in progetti di welfare rivolti ai propri lavoratori dipendenti

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